Visto che questo 2015 sta per finire ci tengo a scrivere ciò che è stato,quello che mi è rimasto da questo anno.
Quello che ho perso e quello che ho trovato.
Visto che questo 2015 sta per finire ci tengo a scrivere ciò che è stato,quello che mi è rimasto da questo anno.
Quello che ho perso e quello che ho trovato.
Che du palle!
Ok,quando sono triste o arrabbiata esce fuori il lato romanaccio che è in me ed ora sono follemente arrabbiata e depressa allo stesso tempo.
E che du palle sta mancanza…
Uffa,uffa,uffa!!
Sbufferei giorni,settimane intere,finchè non mi restituiscono Ciccio.
Uffa!
Non ce la faccio.
Uffa.
Non ci riesco.
Voglio solo sbuffare e dormire.
Gente,mi sono divertita un mondo ha descrivere la mia prospettiva di ‘’schifo’’ perciò mi è venuto in mente di crearne un tag per tutti voi.
Non ho mai creato un #Tag ma quando avevo scoperto il mondo di queste robette simpatiche mi ero ripromessa che se mi fosse venuta una bella idea ne avrei creato uno anche io.
E adesso l’idea c’è l’ho qui nella mia bella testolina contorta,e quindi ve la illustro.
Lo schifo è la pubblicità porno a lato di Youtube o dei siti per i film in streaming.
Lo schifo è sentirsi sempre soli,anche se circondati da un mucchio di persone;è sapere che puoi perdere da un momento all’altro ogni singolo individuo che conosci.
Lo schifo è i film con gli adolescenti fatti da adulti che non sanno niente degli adolescenti e ci ficcano dentro un sacco di «cazzo,merda,troia»,di sesso e di droga perchè pensano che questo faccia giovane. Se i giovani li vedono,quei film lì, gli fanno schifo.
Lo schifo è non cavarci un senso da niente, soprattutto la mattina presto,quando le cose dovrebbero avere un senso per forza o si è finiti.
Lo schifo è perdere. Perdere fa schifo. E si perde sempre.
Oggi è il 26 Dicembre 2015.
Questa è stata la giornata peggiore del 2014,e oggi non è che sia andata molto meglio,una sola cosa è stata migliore.
Continua a leggere “This Christmas (I’ll Burn It To The Ground)”
Quella mattina mi svegliai sbagliando già qualcosa di molto importante.
L’orario.
Mi svegliai tardi,alle otto e mezza.
Non andavo più a scuola ma mi svegliavo alle sette,mi preparavo e andavo sotto casa di Franky per accompagnare lui a scuola.
Senza di me non si smuoveva da casa,aveva bisogno del mio sostegno diceva e allora mi alzavo la mattina presto e lo accompagnavo volentieri a scuola purchè almeno lui avesse un istruzione decente.
Ma molte erano state le mattinate fino a Novembre nelle quali io e sua madre avevamo dovuto lottare per farlo alzare dal letto.
Quella mattina non lottò nessuno.