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#LoSchifoTag

Gente,mi sono divertita un mondo ha descrivere la mia prospettiva di ‘’schifo’’ perciò mi è venuto in mente di crearne un tag per tutti voi.

Non ho mai creato un #Tag ma quando avevo scoperto il mondo di queste robette simpatiche mi ero ripromessa che se mi fosse venuta una bella idea ne avrei creato uno anche io.

 

 

E adesso l’idea c’è l’ho qui nella mia bella testolina contorta,e quindi ve la illustro.

 

Voglio consegnare questa prova di scrittura ai migliori blogger che conosco per leggere la loro prospettiva di ‘’schifo’’,per conoscere meglio il mondo e la gente che lo popola secondo me non c’è niente di meglio che scoprire come gli altri interpretano ‘’lo schifo’’.

 

 

 

Perciò vi scrivo i semplici passi da seguire per partecipare a questo Tag e arricchire il mondo della vostra prospettiva sulla vita.

 

 

 

-Prima di tutto dovete scrivere la vostra versione dello ‘’schifo’’.

Potete scrivere quanto volete,anche settemila parole se le sentite nel vostro cuore adatte per descrivere lo schifo della vostra vita e della vostra prospettiva di mondo.

Vi riporto come esempio lo schifo descritto da me e prima ancora dalla scrittrice del libro che mi ha fatto venire questa idea in questo articolo.

Uno schifo di quel genere dovete descrivere.

 

 

-Nominate 3 blogger al tag.

Che siano blogger vostri amici,o che vi sentiate curiosi di vedere rappresentato lo schifo da loro,va bene lo stesso.

Io nomino 10 blogger per dare vita a questo Tag,sono davvero curiosissima di leggere ciò che scriverà chi parteciperà.

 

 

-Alla fine dovrete linkare questo mio articolo così che tutti coloro che partecipano possano leggere le regole e avere accesso ai primi esempi di schifo.

 

 

Non creo un immagine per questo Tag perchè ho poco tempo ora e sarebbe anche un pò triste un immagine per #LoSchifoTag.

 

 

Dovete scrivere e basta,e sfogare fuori tutto lo schifo che vedete in giro!

Forza gente,facciamo vedere in giro quanto schifo c’è!

 

 


 

 

I blogger che nomino io sono:

 

Davide

Pensieri Sparsi Di Una Psicopatica

Dora di “Almeno Tu”

Disagio Time de “La generazione dei disagiati”

Alice

Letterazero

Stella di “BlogUpStream”

Anubi di “Pensieri di una lupa solitaria”

Dreamer di “I have a little Dream”

Silvia di “Nel giardino segreto”

 

 

 


 

 

Il mio personale schifo.

 

 

Lo schifo è 1.535 chilometri,è lo schifo più gigantesco e insormontabile di tutti.

Lo schifo è tua madre che ti cucina un piatto che non ti piace e si scusa dicendo «Che mi posso ricordare sempre tutto quello che non ti piace?».

Lo schifo è tuo fratello che a Natale ti fa gli auguri abbracciandoti a malapena e poi si lamenta dei suoi problemi.

Lo schifo è quando vedi un bambino soffrire e quando il bambino neanche lo sa cosa sta soffrendo.Quello è lo schifo più atroce di tutti.

Lo schifo è una madre a cui allontanano la figlia,lo schifo è vederla persa come se avesse perso la bussola.

Lo schifo è Alexander Turner che tocca il culo di una modella con i capelli rosa. Lo schifo è che non prova più amore e i suoi occhi non sono più innamorati e persi nello sguardo della sua amata.

Lo schifo è Matthew James Bellamy che mette 70 date in Italia ma tutte a Milano come se il resto delle città siano state cancellate dalla sua cartina geografica.

Lo schifo è Jared Leto che ha compiuto 44 anni e sembra ancora che ne abbia 28,è quel genere di schifo che ti fa scrollare la testa e incrociare le braccia.

Lo schifo è il cimitero che non ti da mai quello che vuoi perchè non ti può far resuscitare i morti ne andarli a trovare davvero,è tutta un illusione.

Lo schifo è le tartarughe in letargo e la tua unica compagnia che sparisce.

Lo schifo è finire a parlare da soli senza nessuno che ti ascolta tanto lo sai che anche se ci fosse qualcuno non ti ascolterebbe.

Lo schifo è il torcicollo e il mal di testa insieme.

Lo schifo è perdere il lavoro e ritrovarsi senza niente.

Lo schifo è:

Dover mantenere una famiglia quando nessuno ti assume perchè sei stato operato al cuore ed hai cinque bypass e 58 anni e non ti danno niente.

Niente. E la famiglia come la mantieni?

Lo schifo è questo,una persona malata che fa i salti mortali per far mangiare la propria famiglia.

Lo schifo è il nostro stato che fa si che questo sia possibile.

 

 

 


Pace,amore e buono schifo a tutti!

Se stiamo uniti lo schifo non potrà mai vincere su di noi!

Autore:

Blogger e studentessa. Iper appassionata di millemila cose. Donna dall'umore super instabile. 🧠Attivista per la salute mentale 💪Femminista intersezionale 🎨INTJ

37 pensieri riguardo “#LoSchifoTag

    1. Lo so,queste idee strampalate vengono solo a me xD
      A me comunque è stato utile sfogare “lo schifo” che avevo dentro in quel momento,alzi penso che mi farò un diario dove scriverò tutto lo schifo di sempre.
      Ok,adesso sto esagerando xD

    1. Ne sono felice,non vedo l’ora di leggere ciò che scriverai. Per me è stato utile,spero lo sia anche per voi. Ho scelto le persone che secondo me hanno più bisogno di sfogarsi e che ne hanno più capacità.

      1. Fatto. Poi fammi sapere se va bene, anche dal punto di vista tecnico, che è la prima volta appunto che lo faccio! 🙂

  1. Grazie, io solitamente non partecipo ai tag ma questo è davvero troppo invitante, accetto volentieri! 😉

  2. Idea geniale e sono troppo felice di essere tra i blogger che hai scelto di taggare…non appena ho letto il tuo messaggio mi sono cimentata nella stesura della mia interpretazione dello SCHIFO e spero di aver seguito la consegna del tag nel migliore dei modi 🙂

      1. Alla fine, seppur molto lentamente… Ci ero riuscita!! ** Grazie mille comunque! 🙂

  3. Pingback: Schifo | Caos
    1. Ah di niente! Grazie a voi che partecipate,è interessante leggere la vostra prospettiva di schifo 🙂
      Sono felice che un pò qualcuno riesce a sfogarsi in questo modo 😉

  4. Pingback: Schifo | Caos
  5. Te lo scrivo anche qui:

    Per ora scusa se non partecipo, ma in questi giorni di schifo ne sto vivendo abbastanza e continuare a parlarne non mi piace… magari quando tutto sarà un po’ più lieve lo farò.
    Un augurio, perché un domani torni (o forse diventi per la prima volta) ad essere un po’ tutto meno buio… un po’ tutto più lieve… come lo dovrebbero essere i tuoi anni.

    Un abbraccio,
    Davide

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