Pubblicato in: 2016, Vita

Un compleanno da ricordare

Introduzione

Ormai manca poco al mio compleanno,e mi sento sempre più sprofondare nel male che sta dentro la mia testa.
Sento che distruggerò ogni cosa;ogni progetto e ogni parola che mi verrà rivolta domani.
Sento che sto per distruggere tutto.



Ieri ho parlato con mia sorella,le ho raccontato gli ultimi mesi di questo schifo di tortura che vivo.
Lei forse un pò ha capito,ha cercato di darmi consigli e dirmi belle parole ma come sempre da una parte mi sono entrate e dall’altra sono uscite.
Almeno non mi ha giudicata o incolpata,solo per questo ritengo la discussione di ieri un successo.
Poi,che non sono riuscita ad esprimermi bene come volevo,che non sono riuscita a spiegarle bene quello che provo,e che non si è trovata una soluzione…vabbè me lo aspettavo tutto ciò,non sono mica stupida.

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Mentre le parlavo sono rimasta incantata da questo albero che si muoveva per il vento, peccato per i cassonetti.

Diciamo che le ho detto che non voglio arrivare a domani,che sono mesi che vivo in funzione della mia morte prima dei diciotto anni perchè il solo pensiero di vivere la giornata di domani mi faceva e mi fa male.
Ma ormai quella giornata è cosi vicina,e io non riesco a non sentirmi male per tutto,mi sento cosi oppressa la testa da tante bruttissime emozioni tutte insieme.
Sto piangendo a tratti da stanotte,e domani non so come farò a rendermi presentabile e fare finta di nulla.
Sento che la maschera è caduta,si è sciolta e non posso più fare finta di stare bene.

Vabbè,male che vada che accadrà?
Che mi metto a piangere davanti a tutti e li mando a quel paese?
Che dico a tutti che io non voglio compiergli diciotto anni?
Anche se lo faccio,cosa c’è di male?
È il mio compleanno,e preferisco rovinarmelo da sola che farmelo rovinare da altri.

Preferisco iniziare a sbroccare senza alcuna ragione apparente (secondo chi mi vede da fuori ovviamente) e non iniziare a piangere perchè mio fratello mi chiede quanti anni compio e mio padre dice che sono un asociale.

Io volevo solo stare tranquilla e passare una giornata in silenzio,ma sembra che non sarà possibile,sembra destino che la mia testa debba scoppiare domani.

E allora lascierò che scoppi.
Sono troppo stanca di sopportare per non farmi credere pazza da loro.
Io pazza lo sono,ed è ora che se ne rendano conto tutti quanti davvero.

Pesa almeno cento chili la mia testa stamattina,ho un buco da un lato che mi procura un mal di testa atroce,emi sento la nausea come se dovessi vomitare da un momento all’altro.
Stanotte ho vomitato,mi sono lasciata ossessionare dalle parole meschine che mi diranno domani e allora sono corsa in bagno perchè mi sono sentita risalire su tutta la tisana che avevo bevuto sperando di dormire.
Ecco l’effetto che hanno quelle parole su di me,mi fanno vomitare perchè non riesco a sopportarle dentro di me,e mi nauseabondo da sola di quanto faccio schifo.

Vedi,sorella,cosa penso di me stessa?
Mi faccio venire da vomitare,e questo va oltre l’odio per me stessa,è ancora più atroce provare tanto ribrezzo per se stessi che si vomita al solo pensiero.

Magari mio fratello non viene.
Magari non vedrò mia sorella.
Magari mio padre viene chiamato a lavorare da qualche parte.
Cosi non devo sentire tutti quei figli di puttana che mi dicono «Beh,cosa farai?» – «18 anni e ancora stai qua» – «Devi darti una mossa» e puttanate del genere,che mi verrebbe voglia di rispondere a tutti cosi,cazzarola;
«Voglio morire,ecco cosa voglio fare,brutti pezzi di merda» e tagliarmi le vene davanti a tutti loro.

Sento che il mio cervello perderà il controllo peggio dell’altro giorno quando mi sono arrabbiata per Francesco che mi aveva lasciata sola.

E stavolta rideranno tutti di me.
Ma poi riderò io di loro quando piangeranno al mio funerale.

Sono stanca,stanca,STANCA,STANCA,STANCA.
Sono stanca di sentir tutti ridere di me,e delle mie sofferenze che reputano alla pari di un capriccio di una bambina di cinque anni.
Non ho più cinque anni,ne ho diciotto e non sono sana di mente.

Il punto della questione

Scriverò tutto quello che accadrà il giorno del mio 18° compleanno,in diretta.
Continuando ad aggiornare il prossimo articolo ogni volta che ne sentirò il bisogno.
Per non dimenticare neanche un istante del compleanno più importante della mia vita.

Perciò,perchè perdersi questo splendido spettacolo che sarà la mia fine?
Perchè perdersi la discesa delle tende sul palcoscenico?

Non si perderà nulla.
Scriverò tutto;per me,per gli psichiatri,per i posteri,per chiunque voglia vedere cosa significa sbroccare.

Valentina è sul punto di rottura,e questa volta si romperà.

Autore:

Blogger e studentessa. Iper appassionata di millemila cose. Donna dall'umore super instabile. 🧠Attivista per la salute mentale 💪Femminista intersezionale 🎨INTJ

8 pensieri riguardo “Un compleanno da ricordare

    1. A volte rompersi può far bene spero,ho bisogno di sfogare tutto questo..non ce la faccio proprio più

  1. Puoi nn credermi ma il 18esimo compleanno non è assolutamente il più importante; certo,segna il passaggio alla maggiore età ma sono solo cavolate culturali. Il mio 18esimo compleanno è stato uno schifo totale. Se ci ripenso,sento ancora l’inadeguatezza e lo sconforto di quel giorno, circondata da una famiglia di cui non mi sento parte.
    La rabbia e la disperazione mi portano spesso a pensare cose simili alle tue. Vorrei far soffrire tutti, come loro fanno soffrire me. E non starò qui a dirti frasi fatte del tipo “Devi fargliela pagare mostrandogli che sei viva, felice della tue scelte e diversa da loro!” ecc ecc perché io ancora ci credo poco.
    Purtroppo non posso fare molto per alleviare il tuo dolore ma sappi che ti leggo, per quanto può valere.

    1. Anche secondo me è una stronzata che è il compleanno più importante,solo che visto che loro la pensano cosi questo condiziona i miei pensieri…mi dico che sono una delusione per tutti e per me stessa…che palle Madonna uffa >.<

      Grazie di ciò che hai scritto, sono felice che non sei una persona che predica bene e razzola male preferisco le persone sincere!

      E grazie che leggi le porcate che scrivo 😥

      1. Comprendo.. ma prova a scindere le due cose. Per LORO è così, ma TU la percepisci in un altro modo tutta ‘sta storia del 18esimo. Ti senti così anche perché nell’ambiente in cui ti trovi non fai parte del pensiero predominante ma questo non sta a significare che sei una delusione solo perché non “raggiungi i loro standard”.
        Predico bene e razzolo male anch’io eh, solo che certe frasi di circostanza non riesco proprio a dirle se non sono la prima a crederci sul serio.

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