Pubblicato in: 2016

A Natural Disaster


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Ieri mattina ero convinta di rimanermene a letto e poi quando fosse arrivata mia sorella alle 11 alzarmi e sopportare lei e la mia piccola peste di nipotina.

Poi è successa una cosa che non voglio definire un miracolo,ma un segno divino.

Mia sorella è arrivata alle otto,e quando l’ho sentita in casa mi sono detta Valentina non sprecare questa occasione,forse è l’ultima volta che puoi fare una cosa giusta e allora mi sono alzata e preparata.

Appuntamento con lo psicologo alle 9.00 

Senza neanche pensarci ho trascinato fuori di casa mia sorella,che tanto avevamo comunque una cosa da sbrigare insieme ,e per strada le ho chiesto se voleva accompagnarmi da quello lì.

Lei ha accettato e siamo andate.

Ho pensato,proprio mentre glielo dicevo,che magari la sua presenza mi avrebbe aiutata a parlare come non ero riuscita a fare la volta prima.

La sua presenza alla fine è servita molto,anche a farmi perdere il controllo davanti allo psicologo.

Che figura,l’ho chiamata scema davanti a lui.

E però me l’ha fatto proprio scappare,mi ha infastidita molto,e la mia pazienza ormai è limitatissima.

Comunque,lei non ci è rimasta male,ma io si,sopratutto perchè questa cosa che un tempo mai mi sarei permessa di dire in pubblico mi ha fatto capire come sto perdendo il controllo e la lucidità.
Dallo psicologo ha parlato più che altro lei,e di ciò sono contenta perchè almeno le sue parole hanno avuto un senso e hanno portato a qualcosa di buono,mentre le mie parole la volta scorsa erano state piuttosto inutili.

Lo psicologo poco ricordava di ciò che avevo detto,tranne che di Francesco,purtroppo di lui si ricordava,e non so spiegarmi il cazzo di motivo.

Io ero rilassata nell’ascoltare quella creatura timorata di Dio che è mia sorella che si sfogava e quasi piangeva incolpandosi dei miei problemi,e che finalmente riusciva a dire allo psicologo che sono un autolesionista.

Lui ha consigliato di farmi stare per un pò lontana dall’ambiente in cui vivo,ha suggerito di portarmi da qualche parente fuori (peccato che poi ha scoperto che non ne abbiamo parenti fuori da questa città) perchè avrei bisogno di staccarmi un pò da qui per stare meglio.

Ha perfino proposto a mia sorella di portarmi in Germania da quel cretino di Francesco,perchè secondo lui mi sarei ripresa in un ambiente nuovo e confrontarmi con quello lì mi avrebbe fatto più che bene.

Per fortuna mia sorella gli ha spiegato che non abbiamo la possibilità economica perchè questo avvenga,e menomale,perchè se mi portano in Germania io mi suicido,lo giuro.

Quello non lo voglio vedere assolutamente!

Dopo le proposte di viaggi che mi aiutassero a svagare la mente da questo casino,è passato oltre,a quelle cose che mi hanno lasciata senza parole.
Ha chiesto a me e mia sorella se mai ero stata presa in carico da un neuropsichiatra infantile,e noi abbiamo ovviamente detto di no,mentre dentro di me iniziava a crescere un timore.

Dopo varie peripezie,lo psicologo ha consigliato a mia sorella di portarmi da uno psichiatra.

Ha detto che lui non poteva fare molto altro per me,che il mio era un caso che andava oltre i suoi mezzi,e ha anche detto che era stato un bene che ci fosse stata mia sorella con me.

Mia sorella ha 34 anni eh,non è una bambina,in pratica è mia madre quella donna.

Mi sono convinta anche io che era meglio ci fosse stata mia sorella perchè se anche lo psicologo avesse deciso di dire a me quelle cose io le avrei dimenticate volontariamente e non avrei fatto un corno.

Lo devo ammettere,anche se ho diciotto anni e voglio fare la cogliona indipendente,in questi casi c’è bisogno di qualcuno che ti aiuta altrimenti sei fottuto perchè la tua mente va contro di te.

Perciò sono contenta che mia sorella ci sia,e penso che se risolverò i miei problemi dovrò ringraziarla per tutta la vita per essere stata l’unica a capirmi,sostenermi,aiutarmi e non lasciarmi sola con me stessa.

Valentina sola con se stessa fa grandi casini.

Valentina con Laura può anche dominare il mondo.
Lo psicologo ha parlato di gruppi di sostegno,di psicoterapia di gruppo,di tante cose insomma che la psichiatra potrebbe farmi fare.

Poi ha detto una frase che forse è quella che più mi ha spaventata e intontita.

«Dobbiamo accertarci delle condizioni di salute mentale di questa ragazza» ha detto proprio cosi ed io ho guardato mia sorella.

Ha ovviamente parlato anche di farmaci.

Mia sorella ha chiesto in quale caso limite entrassero in ballo e quello ha risposto che lo psichiatra li dovrebbe prescrivere quando proprio non c’è più nulla da fare e c’è il pericolo che il soggetto diventi pericoloso per gli altri.

Io…io spero di non essere pericolosa per gli altri,anche se qualcosa mi fa pensare che diventerò una drogata di psicofarmaci e non combinerò mai nulla.

Forse ha ragione Francesco,sono negativa? O realista?

Dai,lo sappiamo tutti la fine che farò,perchè la voglio io.
Sinceramente dopo tutte queste parole,sono rimasta intontita e confusa per molte ore.

Mi sentivo come in un sogno,mi dicevo che non poteva essere vero,e che ovviamente io non volevo andarci dallo psichiatra,non volevo ammettere di essere pazza.

Allora la situazione è grave se devo finire da uno psichiatra?

Allora…quella persona speciale che Francesco vedeva in me non era altro che una pazza psicopatica che finirà dallo psichiatra?

Che amarezza,che delusione…pensavo avrei combinato qualcosa nella mia vita invece sono una povera pazza a cui nessuno potrà mai dare ascolto.

Mi sento più piccola di una formichina in questo momento,cosi spaventata e arrabbiata.

Avrei voluto essere normale,come tutti gli altri…ma ormai sono vicina ad avere la conferma che mai potrò esserlo.
In tutta questa situazione avrei voluto l’appoggio di Francesco,l’appoggio di Franky,e perfino l’appoggio di Fiammetta.

Ma non c’è nessuno,non c’è proprio nessuno di quelli che dicevano essere miei amici.

Una se ne è andata preferendo un gruppo di amici scemi a me,l’altro è morto,e l’altro ancora…mi ha voltato le spalle e basta.
Mi sento la creatura più sola al mondo,ma cercherò di appoggiarmi a mia sorella e all’affetto di quella piccola bambina che ha generato per cercare di rimanere a galla.

Non posso fare altro.

E come ho detto a mia sorella dallo psicologo…

«Non puoi costringere delle persone ad essere miei amici,se loro non vogliono essere miei amici non puoi pensare di risolvere la cosa andando a parlare con la preside,ma che sei scema La?».
E lo penso ancora,lo penso più che mai.

Non posso costringere nessuno ad essere amico di una pazza psicopatica,perciò rimarrò sola e basta.

Meglio sola con la mia pazzia.
Anche se mia sorella sostiene che ho trovato tutte persone sbagliate nella mia vita e bla bla io continuerò a sostenere per sempre -perchè è la pura e sacrosanta verità- che sono io quella sbagliata.
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Autore:

Blogger e studentessa. Iper appassionata di millemila cose. Donna dall'umore super instabile. 🧠Attivista per la salute mentale 💪Femminista intersezionale 🎨INTJ

21 pensieri riguardo “A Natural Disaster

  1. Non sei tu quella sbagliata,tua sorella ha ragione sai?
    Nella vita ci sono eventi,esperienze che forse a qualcuno non lasciano il segno,ad altre persone invece lasciano ferite invisibili.
    In un certo senso la tua anima sanguina,ma gli occhi della gente non sono in grado di vederlo.
    Spesso si vive in un mondo cieco e sordo,egoista e diventa difficile trovare chi sappia capire davvero i tuoi sentimenti.
    Oltre al tuo senso di vuoto e la depressione ti devi confrontare con chi non è veramente in grado di capire.
    Come potrebbe aiutarti chi non ha vissuto le stesse cose che la tua anima conosce?
    Dentro di te hai sensibilità e risorse meravigliose e non si è sbagliati per questo ma tutto è più difficile.
    Ci vuole tempo,come per tutte le ferite che hanno bisogno di guarire e la prima a portare sostegno alla tua anima sei tu stessa.

    Abbi cura di te.

    1. Grazie tante delle tue parole,spero che un giorno riuscirò a crederci davvero perche non sei nemmeno la prima che mi dice cose simili.
      Grazie ancora e buona serata 🙂

      1. Leggendo in te stessa nel profondo devi comprendere dove nasce la rabbia (mancanza di qualcosa,rinuncia o privazione) e dove il senso di colpa.
        In fondo ogni persona è unica e speciale,tu sei un piccolo fiore e non ti sai guardare sotto la stessa luce con la quale gli altri ti guardano. Il tuo compito è imparare ad apprezzarti e trasformare la rabbia in voglia di superare le difficoltà. La tenacia è come un seme che porta la vita tra le fenditure delle rocce.

    1. No.
      Ha detto che non ha elementi sufficienti,ci vogliono test ed esami che lui non può fare.

      1. Scusa mi è partito il commento per sbaglio XD Stavo dicendo.. E comunque andare dallo psichiatra non è “grave” e non ti etichetta a priori come squilibrato o che so io. È più che normale che quando si segue una terapia psicologica subentri anche la figura dello psichiatra.

      2. Le parole dello psicologo mi hanno molto turbata e intristita.
        Ha definito la mia situazione al limite tra “normalità” e …

      3. Io resto del parere che finchè non fai tutti gli esami del caso e non ti viene fatta una diagnosi precisa da una persona competente, devi provare a non buttarti troppo giù. Mi rendo conto che sia una situazione delicata e non facile..ma cerca non tirare conclusioni finchè non hai un quadro generale.

        Quando la psicologa da cui ero in cura mi ha domandato se mi facessi del male, ho risposto in maniera affermativa e poche ore dopo mi sono ritrovata nello studio di uno psichiatra; non è stato per niente divertente. Soprattutto mi sono trovata spiazzata dal modo in cui la psicologa mi ha “liquidata” appena ho confessato di essere un’autolesionista. O almeno quella è stata la sensazione che ho avuto dal suo modo di fare. Questo per dirti che mi dispiace se anche tu sei rimasta spiazzata da come si è evoluta la situazione.

      4. Ecco vedi la stessa cosa che ho provato io..mi ha liquidata.
        Ed è stato anche brutale,cazzo,sono una ragazzina di diciotto anni,me lo devi proprio dire così a muso duro che manca poco che divento pazza?
        Io mi aspetto dei modi di fare tranquilli e sinceri da dei professionisti come loro,non tutta questa fretta di toglierci di torno.
        Tu capisci,la cosa ti spiazza e non poco cazzarola.

        Scusa se te lo chiedo ma tu vai ancora dalla psichiatra o sei riuscita a risolvere i tuoi problemi?

      5. No, ad entrambe le domande XD (e nel mio caso lo psichiatra non avrebbe potuto aiutarmi a risolvere proprio un piffero).
        Mi dispiace.. a volte si trovano proprio dei cani in giro. Una persona si aspetta di essere trattata con discrezione e umanità, non come un “caso clinico”. Posso capire non sia l’ambito delle sue competenze ma cosa ti costa esprimerti in maniera più “dolce”?

      6. Giustissimo,ti capisco.
        Mi dispiace che non sei riuscita a risolvere i tuoi problemi,so quanto può essere frustrante ma io sto provando a fare come dice Dostoevskij e cioè andare avanti anche non riesci a superarli.
        Altrimenti che facciamo? Almeno andiamo avanti,cazzarola,chi se ne forte più se sono una pazza autolesionista, voglio andare avanti anche se combinerò casini.

        Tu sei andata avanti?

      7. Si può solo andare avanti, del resto. A meno che non si decida di finirla qui. Perciò sì, sono andata avanti.

      8. Purtroppo indietro non si può tornare, perciò andiamo avanti.
        Buona fortuna namida ❤

  2. Le persone giuste ti rimangono addosso come un tatuaggio, col tempo sbiadiscono i colori perchè inevitabilmente cambiano e cresciamo, ma le persone giuste non se ne vanno, senza trovare scuse o giustificazioni ipocrite, come il tatuaggio rimangono li, sempre….
    Mi piace il tuo modo di scrivere, ti poni in una maniera diretta che sbatte in faccia a chi legge tutto ciò che provi e brava, è così che si fa, anche se non te l’ha detto lo psichiatra, lo psicologo, lo psicacavoli e tutti gli altri messi insieme, non cambiare eh? Cerca di restare sempre la persona che sei, consapevole dei tuoi limiti ma incredibilmente combattiva per raggiungere i tuoi obiettivi….
    Le persone sparite nel momento del bisogno? FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFUUCK!!!

    1. Grazie tante 🙂
      Fosse facile dire fuck…per me che sono deboluccia solo una crisi acuta di menefreghismo mi aiuterebbe a dire addio per sempre a chi non ha la forza o la voglia di starmi accanto.

      1. Non è facile, io sono la prima ad avere un mucchio di ripensamenti del tipo “eh ma magari sono io”, “chissà se ho detto/fatto qualcosa” alla fine devi cercare di stare bene in primis con te stessa, il resto verrà da sè compresa la forza per qualche simpatico fuck a chi lo merita 😉

  3. Immagini per me che ho problemi psicologici quanto quei dubbi si affollino nella mia testa allontanandomi sempre di più dal vedere le questioni con lucidità >.<
    Ho bisogno di tempo, ma confido che alla fine farò la cosa giusta.

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