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Lettera a me stesso… (TAG)

Buonsalve lettori!

Oggi sono qui per partecipare ad un tag a cui mi ha invitata la mia carissima collega AnubiPhantom di Pensieri di una lupa solitaria.

Questo tag è molto carino perché consiste nel dover scrivere una lettera a noi stessi.
Bello eh? Facile direte voi. No,per niente.
Ma a me piacciono le cose difficili.

Le regole sono queste:

1.Scrivere una lettera a noi stessi (potete scegliere se il voi stessi del passato,del presente,del futuro o volendo anche di tutti e tre.. come più preferite) dove esponiamo qualche critica unita a qualche punto di forza;
2.Usare l’immagine seguente (così da identificare i partecipanti al tag):

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3.Taggare il blog da cui il tag ha avuto origine (quindi il mio in questo caso:Pensieri di una lupa solitaria) e il blog che vi ha invitati a partecipare (oppure il blog dove avete letto di questa iniziativa);
4.(Più che una regola è una precisazione) Potete usare anche altre foto o immagini o gif, purché tra esse sia presente l’immagine del punto 2.. per il resto, liberi di postare qualsiasi foto voi vogliate;
5.Divertitevi 🙂

Ed ora,mi sa che tocca proprio a moi.

Cara Valentina,
Ciao. Come stai? Che fai?
Lo so,non sono il tipo che fa ste domande banali ad una persona a cui vuole bene.
Ma tu lo sai che non ti voglio poi cosi tanto bene da farti domande più profonde.
Ringrazia che ti chiedo come stai. Prima neanche quello ti chiedevo.
Mi svegliavo la mattina e ti mandavo a cagare.
E continuavo ad insultarti per tutta la giornata.
Adesso mi sono tappata la bocca,e reprimo l’odio che ho nei nostri confronti. C’ha detto la stronza della psicologa che dobbiamo iniziare a non dirle più quelle brutte parole,e poi spariranno anche dai nostri pensieri.
Su questo abbiamo molti dubbi,ma cerchiamo di sforzarci.
Almeno fuori adesso pensano che non ci odiamo più poi cosi tanto.

Vale,odiavamo essere chiamate cosi. Ricordi?
E adesso? Qualcosa è cambiato adesso.
Tutto è cambiato.
Ti ricordi l’anno scorso come stavamo mo?
Leggevamo Baudelaire il giorno e la notte,ci eravamo cosi appassionate alle sue poesie che quasi lo invocavamo dal mondo dei morti.
E quasi abbiamo letto tutti i libri che la Biblioteca possiede su di lui.
Ricordi che altro facevamo l’anno scorso di questi tempi?
Eh si che lo ricordi. Lo ricordo. Ricordiamo bene.
Ma non ci viene più da piangere a ripensarci,ci viene da ridacchiare.
Con la nostra inimitabile risatina malefica ereditata da chissà chi.
Cazzo,se c’è na cosa che ci va bene di noi è questa; la nostra risatina alla Synyster Gates.
Lo sai,lo so anche io. Adoriamo fare le rockstar.
Adoriamo sognare di essere figlie di loro,i padri che hanno forgiato la nostra vita con la loro.
Ci hanno dato il sangue,come ha fatto anche Mimmo.

Piccola Valentina,prima non ci pensavamo proprio alla nostra altezza.
Non avevamo fatto mai caso a scuola di essere diventate tra le più basse una volta arrivate ai 15 anni.
Poi è arrivato,e ci ha chiamate Tappetta. Tappa.
E allora perfino la nostra bassa statura è diventata un pregio.
Tutto era un pregio in noi quando lui è arrivato.
Ci ha aperto le porte di un altro mondo,che prima non conoscevamo.
Abbiamo conosciuto il mondo del rock,dei sorrisetti alla Synyster Gates e dell’accento strascicato alla Alex Turner.
Poi abbiamo conosciuto il mondo in cui tutto era bello,solo perché c’era una persona che ce lo faceva vedere bello.
Perfino noi stesse vedevamo belle.
Dillo come eri dimagrita,dillo come ti vestivi da persona normale.
Ti truccavi,ti sistemavi,perché era cosi. Eri viva,volevi fare.
Eppure qualcosa ci bloccava ancora.

E adesso,cosa ci blocca? Nulla.
Gli argini si sono rovesciati come un fiume in piena e stiamo cercando di rimettere all’asciutto tutto.
Valentina,stiamo attente,non togliamoci troppo gli occhiali altrimenti Mimmo s’incazza e finisce che diventi più cecata di cosi.

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Vale,siamo noi. Adesso dobbiamo vivere.
Adesso o mai più.
Non sappiamo fin quando durerà,ma dobbiamo correre.
Raggiungere. Raggiungere qualcosa.
Prima che andiamo a sbattere di nuovo contro qualcosa.
È una fottuta corsa contro il tempo,ma dobbiamo farcela.
Lo sai che dobbiamo. Lo sai che possiamo.
Prendi un bel respiro e riparti.
Ancora una volta.

Per chiudere in bellezza,sono stanca… Vorrei taggarvi tutti.
Mena, lo sapete che voglio che partecipate,fatelo e basta.

Visto che mi ha richiesto di essere taggata ufficialmente rendiamo onore alla mia amica namida di Hospital for Souls e le chiediamo di partecipare ❤

Autore:

Blogger e studentessa. Iper appassionata di millemila cose. Donna dall'umore super instabile. 🧠Attivista per la salute mentale 💪Femminista intersezionale 🎨INTJ

Messo il tag:

21 pensieri riguardo “Lettera a me stesso… (TAG)

    1. Ahaha xD Hai ragione!
      Però mi piacerebbe leggere cosa scriveresti tu!

      Comunque Nami,ora che t’ho beccata,ti invito ad entrare nel gruppo Telegram che ho creato,siamo tutti blogger 😀
      Se ti va,dimmelo che ti aggiungo,lo sai che ti voglio bene 😉

      1. Ahah, allora dimmi che mi tagghi ufficialmente, sennò mi faccio scrupoli e non scrivo il posto..
        Aw~ Vale grazie per l’invito ma sto cercando di staccarmi un po’ da tutto quello che è “online” (anche se non ci riesco bene), sento di averne bisogno. Voglio stare per conto mio, ecco. Ma se cambio idea/me la sento, te lo faccio sapere all’istante, va bene? *l’abbraccia* 💕

      2. omg bastava anche solo qui nei commenti (u///u) dovevo spiegarmi meglio; così sembra faccio la persona speciale ahah ^^;;;
        Comunque ora che mi hai taggata non mi resta che partecipare *-* (non si sa quando ma lo farò!!)

  1. Letta in apnea.
    Scrivi in modo coinvolgente. Sai acchiappare per il bavero, con delicatezza.
    Sai sostenere con tenacia, il nuovo profumo che si sta affacciando alla finestra dei tuoi giorni.
    Avanti cosi, Vale!
    Testa alta e petto in fuori💪🏻😘

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