ore 23.39
30 Novembre 2019
Mi sento come un quadro che è stato ricomposto.
Niente è più al suo posto ormai.
Mi sembra tutto una volgare accozzaglia di elementi a me non appartenenti.
Mi sento come un quadro che è stato ricomposto.
Niente è più al suo posto ormai.
Mi sembra tutto una volgare accozzaglia di elementi a me non appartenenti.
Quei giorni vivevo non esistendo.
La mia testa era vuota.
Piena solo di lui.
Di tutto.
Del bene e del male che mi aveva fatto.
Del male che mi aveva lasciata da sola ad affrontare.
La vacanza,anche questa volta,è finita presto.
È finita all’improvviso,come sempre,forse perchè mi ci ero troppo abituata a quella calma che doveva per forza finire drasticamente.
Adoro sentire ciò che dicono in casa.
A volte mi viene da ridere,a volte mi arrabbio,a volte piango.
Mia madre si lamenta del “datore di lavoro” di mia sorella che non la paga da due mesi e lei non vuole più scendere a lavorare.
Mio padre sta zitto,ormai è stanco di tutto lui,e le continue ed infinite lamentele di lei lo abbattono ancora di più. Continua a leggere “Voices”