Pubblicato in: Creatività su Carta

StroboDelirio

Mi sembrava di guardare attraverso due lenti stroboscopiche.
Era tutto offuscato e in rapido movimento attorno a me,mentre io ero ferma e muta.
Io ero muta,l’audio della musica no.
Io ero ferma,tutto il resto girava attorno a me.
Io ero sola,con la confusione e rabbia che mi montavano dentro.

Mi sentii scrollare violentemente la spalla. StroboDelirio (1)
Sbattei le palpebre,che mi sembrava si muovessero alla velocità di una lumaca,e quando riaprii gli occhi voltai il viso.
Era lei. Era tutta la serata che non faceva altro che parlarmi,seguirmi,e abbracciarmi con una dolcezza maligna.
Sentivo ogni volta che aveva pronto un coltello da infilarmi nella schiena,ma invece sentivo solo le sue unghie che mi accarezzavano dolcemente.
Eppure,sapevo che nascondeva qualcosa,che da me voleva qualcosa di impronunciabile.
Che non me la sarei tolta di torno facilmente.

 

“Vale,vieni con me al cesso?” mi chiese sorridente.
Lei aveva un sorriso gentile e semplice.
Ti invitava a seguirla solo perchè sembrava una brava ragazza.
La seguii in silenzio,senza nemmeno dare un assenso.
Nella mia testa una vocina ripeteva di allontanarla,di non rivolgerle più la parola,di uscire.
Ma non lo facevo,seguivo curiosa gli eventi come una spettatrice esterna.

Eppure ero una spettatrice più che interna quella sera.
Ero nella discoteca.
Ero la fidanzata di lui.
E lei era la sua ex.
Ero completamente immersa in tutto ciò che stava accadendo attorno a me anche se non avrei voluto.

 

Avrei voluto essere lontana,tornare a vedere tutto veloce e offuscato,un pò blu,poi rosso,infine verde,a ripetizione continua.

Invece l’avevo seguita ancora.
Avevo la certezza che avesse qualcosa da dirmi.
Qualcosa di diverso dalle solite domande cordiali che mi aveva fatto di fronte a lui.
Qualcosa che poteva dire solo a me.
Avevo paura,ma la confusione respingeva l’emozione indietro da dove era arrivata.

“Posso andare prima io?” le chiesi appena entrammo nel bagno affollato.
Lei annuì sorridente.
Sperai che mi avrebbe attesa fuori dalla porta,sperai che non avrebbe lasciato entrare nessuno.
Mi rigirai intorno su me stessa nervosa a pensare a lei.
Ritornò nella mia mente chiara l’espressione che le avevo visto sul volto poco prima,quando lui mi aveva stretta a sè e presentato orgoglioso come “la sua ragazza”.
StroboDelirio (4)Aveva cronologicamente prima alzato un sopracciglio stupita,poi guardandomi aveva sorriso affettuosa come se le fosse stata presentata una sua parente.
I suoi occhi erano buii e immensi. Erano due palle nere.
Uscii dal bagno e la vidi allo specchio che si attorcigliava una ciocca di capelli tra le dita.
“Cosa devi dirmi?” fui diretta.
Lei prima mi guardò stupita nello specchio,poi si voltò lasciando i capelli ricadere sulle spalle e mi si avvicinò.
“Si vede che lo ami” disse.
Rimasi gelida.
Poggiò la testa sul mio petto e incrociò le braccia sulla mia schiena, “Lui ti ama” sussurrò.
Quando si staccò dall’abbraccio autogestito mi guardò con un sorriso saccente, “Ed io lo odio” “Giusto,ti ha detto questo?”….”Sai piccola,non è cosi” “Non lo è mai stato,io l’ho sempre amato e ancora..”.
“Zitta!” gridai per fermarla.
Lei ammutolì.
Eravamo alte uguali,lei era magrolina,io robusta e forte.
La presi per un polso e la scrollai.
Tutto era cambiato attorno,ma ciò che mi interessava era lei.
Lei ed io.
“Pensi di venire a riprendertelo quando vuoi?” “Credi davvero sia di tua proprietà?” le alitai addosso mentre sul mio collo alitava il vento.
“Lui è sempre stato mio” “Lui mi stava per sposare..” ribattè lei.
“Lui non è tuo,e non ti ha sposata” ridacchiai io come se ripetesse frottole su frottole, “Lui è mio,e lo sarà per sempre” rantolai furiosa.

StroboDelirio (3)

La rabbia iniziava a non controllarsi,l’effetto delle luci e i fumi della discoteca iniziava a svanire.
Ora c’era il vento fresco e umido che ci faceva scivolare i vestiti addosso,ora c’era il pavimento di legno sotto i nostri piedi.
“Sei una bambina,non ti vorrà per sempre,ha bisogno di una donna al suo fianco” disse lei.
Non si divincolava,sembrava felice che l’avessi stretta al mio polso.
“Perchè ovviamente tu sei una donna invece,una grande donna” risi istericamente, “Dovrai combattere se proprio lo desideri,dovrai combattere contro di me” tornai seria e rabbiosa.
“Devi passare sul mio cadavere se vuoi solo provare a rivolgergli ancora la parola”.
“Io ci parlo quando mi pare e piace con lui!” gridò lei divincolandosi di colpo.
Chiusi gli occhi e inspirai aria pulita,aria salata.
Mi voltai e vidi l’oceano scuro e profondo della notte.
Tornai a guardare lei,che camminava avanti e indietro sul pavimento della nave.
Eravamo in mare,mi sentivo più instabile di prima.

 

Mi sembrava di guardare attraverso gli schermi della moviola.
Tutto si muoveva fastidiosamente lento attorno a me,ed io ero impossibilitata a reagire.
Lei mi aveva ripreso la mano,aveva mormorato “Noi due siamo amiche” quando avevo sentito una sirena immensa allarmare su di noi.
Avevo alzato lo sguardo e avevo visto un lampeggiante rosso richiamare al disastro imminente.
Poco dopo avevo stretto la mano di lei.
“Mi dispiace” aveva sussurrato sorridendo rassegnata.
“A me no” le avevo risposto io.
La nave dietro di noi aveva iniziato a inclinarsi all’indietro,e pochi attimi dopo mi ero ritrovata a volare dalla balaustra fino al mare.

Il mare era profondo,scuro,e lei mi stringeva ancora la mano.
Se devo,morirò da sola,avevo pensato scrollandomi la sua mano di dosso e avevo aperto gli occhi.

StroboDelirio (3)

Non ero più nel mare profondo.
Non ero più sotto le luci stroboscopiche della discoteca.
Ero accanto a Mario che mi chiedeva con un’ espressione spaventata “Amore,ma che c’è?”.
“Niente” mormorai io.
E lui iniziò a raccontarmi di quanto mi ero agitata nel sonno,delle parole che avevo mormorato facendolo spaventare.
Lei era nei miei sogni,la vedevo sfocata e in velocità,come attraversi delle lenti speciali.
Ma sempre lei,era stata nella sua realtà,per anni,lenti e dolorosi.
E la sua realtà adesso era anche la mia.

 

 

 


 

Guest Blogging:

Io e Sara vi auguriamo buon Ferragosto con la nostra annuale tradizionale collaborazione.

Quest’anno ho voluto metterci un mio incubo intramezzato da sue foto.

L’anno scorso,se ve lo siete persi…abbiamo messo in mezzo il Dottor Coniglio e Micheluzzo!

Che dire,vi lascio le foto di seguito se volete godervele al meglio.

E vi aspettiamo l’anno prossimo,sempre su questi schermi,sempre a quest’ora…dopo il bagno di Ferragosto magari 😀

 

 

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foto di Sara Provasi

Autore:

Blogger e studentessa. Iper appassionata di millemila cose. Donna dall'umore super instabile. 🧠Attivista per la salute mentale 💪Femminista intersezionale 🎨INTJ

7 pensieri riguardo “StroboDelirio

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