Pubblicato in: Creatività su Carta, Vita

Io nel Gruppo.

Io nel mio gruppo sono una leader.
Nel mio gruppo,tra i miei amici psycho,sono una capa.
Io nel mio gruppo mi rivelo per ciò che sono.
Egocentrica e tirannica.

Me lo dicevano le mie sorelle che fin da bambina ero una tiranna.
Intorno ai dodici anni mi chiamavano ‘’la dittatrice della musica’’.
Se non si ascoltava quello che dicevo io in casa,piovevano insulti sulle mie dolci sorelle maggiori come se non ci fosse un domani.

Avevano ragione.

Nel momento in cui mi sono ritrovata nel mio ambiente favorevole,è ritornata fuori la Valentina leader e a tratti tirannica.
Tanto stacanovista che sarebbe disposta a vendersi gli amici o tirargli un calcio in culo pur di fargli fare il loro lavoro.
Anche con Mario sono stata dura e non indulgente agli inizi.

Ero un punto di riferimento per il mio gruppo.
Venivano tutti da me a chiedere favori come se fossi il capo di una cosca mafiosa.
Venivano tutti sulla mia spalla a piangere.
Si rivolgevano tutti a me se avevano un idea,io ero il notaio di cui tutti si fidavano.
Ho segnato ogni loro idea,non ho dimenticato mai nessuno ne l’ho messo da parte.

Io nel gruppo sono la democrazia.
Il mio primo pensiero è dare la parola a tutti.
Ma alla fine dedidere solo io,o al massimo scegliere tra le loro idee quella ch preferisco e imporla.
Nel bene o nel male sono sempre riuscita a imporre le idee che piacevano a me a tutto il resto del gruppo,senza che nessuno si accorgesse di essere manipolato da Valentina.
Adoravo le idee di Antonio,che sembrava non fottersene un cazzo del laboratorio letterario,poi ogni tanto se ne usciva con una genialata.
Allora facevo vincere le sue idee,non per pietà o per accrescere la sua autostima,semplicemente perchè le adoravo.
Non posso spoilerare nulla però,non so se loro continueranno il lavoro e magari un giorno lo pubblicheranno.
Non hanno bisogno di me per farlo,sono forti.

Io nel gruppo sono quella che ai suoi delicati fianchi vuole le persone che più la rendono sicura nella figura di despota democratica;
Mario e Stefania.
Se loro non ci sono per me non si fa niente.
Senza le loro idee non vado avanti,loro sono le pietre fondamentali di tutto.

Io nel gruppo sono la rivoluzionaria.
Che al dolce bigottismo dei bravi ragazzi propone violenze estreme e umiliazioni truculente.
Io e Anto ci guardavamo,ricordo.
Noi capivamo perchè avevamo quelle idee.

Io nel gruppo sono quella che si lascia andare.
Si alza davanti a tutti ed espone le sue emozioni più profonde.
Quando ho chiesto in pubblico a Mario di essere il mio fidanzato,l’ho fatto davanti al mio gruppo.
Davanti ai miei ragazzi,a Stefy,ad Anto…a tutti loro.
Perchè loro per me sono il pubblico,eppure le persone a cui voglio più bene.
Gli unici che potevano essere felici per me insieme a me.

Io nel gruppo sono anche quella che non caga niente e nessuno.
Quando va avanti da solo il gruppo io mi faccio i fatti miei,penso ai miei pensieri ossessivi e scrivo su un foglio di quanto vorrei morire.

Io nel gruppo sono anche quella che odia tutti.
Che si chiede perchè dobbiamo esistere se tanto nessuno di noi l’ha voluto e almeno una volta ha cercato di porre fine a quel disagio.
Vivere senza averlo chiesto.
Tutti noi,nel gruppo,abbiamo tentato almeno una volta di farla finita.
Con questa farsa.

Io nel gruppo sono anche quella che scappa.
Quella che vuole loro un bene incredibile ma non si considera fondamentale.
Ero il Leader,non l’Imprescindibile.
Possono andare avanti senza di me.
So io chi è l’Imprescindibile,senza il quale non andrebbero mai da nessuna parte.
Prenderà il mio posto il Vice Leader,da me designato in precedenza;
Stefania.

Mi fido di voi,andate avanti,sempre.

Autore:

Blogger e studentessa. Iper appassionata di millemila cose. Donna dall'umore super instabile. 🧠Attivista per la salute mentale 💪Femminista intersezionale 🎨INTJ

3 pensieri riguardo “Io nel Gruppo.

  1. Leggendo inizialmente ho pensato che in politica ci staresti benissimo 😜 ma continuando a leggere pare quasi come una lettera di addio al tuo gruppo, un desiderio di distacco da quel mondo; forse un bisogno.

    1. Ahaha in politica! 😆😂
      E comunque si,ci hai colto nel segno…mentre scrivevo non me ne rendevo conto ma poi rileggendo ho capito.

      1. È proprio quello che fa la scrittura: ci permette di esprimerci con sentimento, senza essere condizionati dalla razionalità o da opinioni altrui.

Lascia un commento